lunes, 10 de enero de 2022

La vita mi procura molte sofferenze

“La vita mi procura molte sofferenze. Quelli che non hanno mai provato niente, non possono cantare”. Enrico Caruso (Napoli, 25 febbraio 1873 – Napoli, 2 agosto 1921) tenore italiano. Dalla critica e dagli amatori è considerato per carisma e temperamento tra i più grandi tenori di fama mondiale. La leggenda di Caruso è incominciata molto prima della sua morte con la risonanza generosa del pubblico americano, alimentata dalla forte e appassionata componente italiana, che egli volle e seppe interpretare con l'immediatezza sincera e il talento della migliore lega partenopea. Il Tenore fu in tutto e per tutto un italiano d'America, fin negli atteggiamenti più quotidiani. L'allegria, il sentimento, la passione - la nostalgia, soprattutto - avevano nella sua voce l'autenticità di valori popolari, indipendentemente dalla qualità dei testi musicali: popolari anch'essi, con ampie tangenze borghesi. Opere a parte, il suo repertorio di canzoni e romanze era rimasto quello dell'antico posteggiatore; solo più vasto, con variegature cosmopolite, esotiche. Persino il patriottismo delle canzoni del tempo di guerra non ha nulla di ambiguo: è retorica sana. Nel mondo Caruso fu mito italiano. Alla base, c'è la realtà concreta di una voce unica, classica e inconfondibile, retta da un professionismo che ha saputo essere all'altezza del dono naturale.




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